"La ragazza del vicolo è la storia di un amore adolescenziale, naufragato nel pregiudizio e nella miseria degli anni ’60, in un paesino dell’Alta Irpinia. Marinella è una vispa e tenace fanciulla, messa alla prova da una sorte spietata e comunque capace di temprare il suo carattere forte e volitivo. Il suo cuore si indurirà a tal punto da non permetterle di fare sconti ad alcuno, tantomeno a se stessa." " Puntuale come un orologio svizzero, alle 13 e 10, l'ululato della sirena esplose all'improvviso invadendo la vallata sottostante, una marea di bambini, tutti in grembiule nero, sormontato da colletto bianco, guarnito da un fiocco di raso rosso, si rivelò fuori dall'edificio scolastico incontro ad una torma di genitori, nonni, sorelle, qualche zio o parente in attesa.
APPROFONDISCILa maggior parte di essi scaricarono, tra le braccia dei congiunti, le loro cartelle o borse, gonfie di libri e quaderni, altri porgendo una mano all'adulto con l'altra, trascinavano il pesante fardello, finalmente verso casa. Dove non tutti avrebbero trovato un fumante piatto di pasta, alcuni, forse troppi sarebbero stati già fortunati se avessero trovato un morso di un qualsiasi companatico, col quale accompagnare un pezzo di pane più o meno raffermo. Io, salutata la maestra, Clementina, e le compagne, mi guardai intorno ma lo facevo più per abitudine che con la speranza di trovare qualcuno in attesa, non veniva mai nessuno a prelevarmi alla fine delle lezioni. Anche Gino, quello sciagurato del mio fratello maggiore, uscendo dalla scuola non mi aveva degnata di uno sguardo, preferendo, tra una bestemmia ed una parolaccia, rincorrere un altro discolo come lui, che se l'era data velocemente a gambe, dopo aver combinato, all'insaputa dell'insegnante, chissà quale diavoleria mentre in fila sulle scale eravamo tutti proiettati verso l'uscita." La lettura è scorrevole, fluida e appassionante
COMPATTA