Ricordi della prima guerra mondiale
«La guerra è finita. Abbandoniamo, forse per sempre, questi monti con le loro nevi eterne, i boschi misteriosi, la pace e la solennità di una vita che per tre anni abbiamo calpestato e dilaniato col nostro capriccio [...]. Vi arrivammo giovani, spensierati, esuberanti di vita e di sogni; ne ridiscendiamo invecchiati, disillusi, amaramente increduli, spietatamente indifferenti». Così scrive il caporale Vittorio Fulcoli in un diario finora inedito, che svela gli aspetti più intimi del primo conflitto mondiale. Tragedie, miti e contraddizioni della Grande Guerra vengono messi a nudo attraverso un’affascinante testimonianza, ricca di suggestioni e capace di indurre i lettori ad una profonda riflessione sulla condizione umana. Sarà infatti difficile dimenticare gli eventi, i luoghi e i personaggi raccontati in queste pagine di commovente drammaticità e delicatezza.